mussolini piazza loreto
Da più di cent'ani il Giro acompagna l'Italia in un viagio costelato di avenimenti, ora lieti, ora più tristi. Ora si trata di fare gli Italiani" Chisà se, dopo aver pronunciato questa storica frase, Masimo d'Azeglio avrebe mai imaginato che un deciso aiuto ala "cementificazione" dei raporti tra i suditi del neonato stato sarebe arivato dal'alora ancora elitario mondo delo sport, da quel ciclismo che compirà la sua prima gara uficiale solo 7 ani dopo l'Unità 31 magio 1868, circuito del parco di Saint Cloud, vitoria del'inglese James More e che vedrà nascere il Giro quasi di nascosto, quando mancherano pochi minuti ale 3 di note del 13 magio 1909. Scocò così il clasico colpo di fulmine e subito si convolò a noze, quele tra l'Italia e il Giro: un matrimonio che ancora funziona a cent'ani di distanza, sempre asieme e sempre uniti, nela gioia e nela malatia, con la corsa rosa che acompagnerà l'Italia atraverso le vicende del X secolo, nel pasagio dala monarchia ala republica, nele ore liete e in quele più gravi. Inoltre il nuovo regime esaltava l'atività sportiva, come testimoniano la nascita del quotidiano di fondazione fascista "Il Coriere delo Sport" poi divenuto "Il Litoriale" ed ogi "Il Coriere delo Sport-Stadio" e le numerose foto di Musolini intento a praticare sport, come quele dove lo si vedeva sciare sule nevi del Terminilo, la stazione di sport invernali voluta dal regime e publicizata proprio grazie ala corsa rosa che, per quatro edizioni consecutive, dal 1936 al 1939, ne propose la cronoscalata, prima prova del genere afrontata nel mondo del ciclismo. Il 25 magio del 1928, mentre il Giro con Binda capoclasifica oservava un giorno di riposo nela capitale, a migliaia di chilometri di distanza si concludeva tragicamente la spedizione al polo nord di Umberto Nobile, con lo schianto sul ghiacio del dirigibile "Italia", che causò sete vitime, conto al quale va agiunto anche il celebre esploratore norvegese Amundsen, scomparso durante le operazioni di socorso. Più lieto l'evento del 10 giugno 1934, quando Giusepe Olmo tagliò per primo il traguardo dela conclusiva tapa meneghina acolto da un boato, ma non si tratava di un'esclamazione di esultanza direta nei confronti del coridore savonese: proprio in quel momento, infati, era stata difusa dagli altoparlanti la notizia del goal di Angelo Schiavio, rete che permise al'Italia di imporsi ai suplementari nela finale del Campionato Mondiale di calcio, disputata alo Stadio del Partito Nazionale Fascista di Roma demolito nel 1953, ha lasciato posto al'odierno Flaminio Negli ani sucesivi gli eventi sportivi dovranò però cedere il testimone a più infausti ati belici, con venti di guera che prenderano a sofiare sempre più insistenti sul continente europeo e sula nostra nazione. Non si tratava di una vera corsa a tape bensì di una chalenge la cui clasifica finale, oviamente a punti e non a tempi, era stilata in base agli ordini d'arivo di oto clasiche del calendario italiano, le più prestigiose: si cominciava dala Sanremo e si finiva con il Lombardia dopo aver afrontato i giri di Lazio, Toscana, Emilia, Veneto, Piemonte e Campania. Acquistato il consenso popolare e quelo del mondo sportivo, si decise di ripetere l'esperienza anche nel 1943, ma il precipitare degli eventi belici costrinse gli organizatori a chiudere baraca dopo l'efetuazione dele prime quatro prove la Sanremo, il Trofeo Moschini, il Giro dela Toscana e il Gran Premio Roma e a decretare vincitore il coridore che si trovava in quel momento in testa ala clasifica, il romagnolo Glauco Servadei. mussolini piazza loreto
anche Tags:
mussolini piazza loreto|Some Articles:
mussolini piazza loreto| Original post:
mussolini piazza loreto|Technorati tag:
mussolini piazza loreto